giovedì 17 dicembre 2009

Raccontino numero cinque. Quarta puntata

Nel frattempo, Babbo Natale aveva ultimato il suo giro ai Tropici e si stava dirigendo nelle zone abitate solo da animali e insetti.
Sebbene i doni che arrivavano lì fossero solo il risultato di avanzi del suo prezioso carico, dovuti perlopiù a capricci dell’ultimo momento che comportavano una drastica diminuzione dei pacchi fra i bambini, l’elfo Mariolino era certo che agli abitanti di boschi e prati questo non importasse affatto.
Aveva assistito da lontano all’entusiasmo di una famiglia di lumache alla vista di un’automobilina con la carica a molla: “Mai più in ritardo!” avevano trillato tutti all’unisono.
Un sacchetto di mattoncini di plastica aveva permesso al millepiedi di costruirsi una splendida casetta, e di desiderare per il Natale successivo un avanzo di porta e finestre…
Quella notte, Elenuccia aveva pianto e urlato, facendo arrabbiare mamma e papà, e alla fine non aveva voluto chiedere loro scusa.
Babbo Natale non aveva potuto passarci sopra: avrebbe trattenuto i mobili della casa di bambole a cui la bimba sembrava tenere così tanto…

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