giovedì 3 dicembre 2009

perchè scrivere fiabe

Perchè scrivere fiabe?
Sinceramente non credo ci sia un solo motivo.
I racconti dedicati ai bambini, per quanto debbano contenere un'intima coerenza e adattarsi a una struttura semplice ma rigorosa, sono piuttosto brevi. Da principiante e mamma ho pensato che fosse un inizio ideale, e tenendo anche conto della quantità di fiabe che io stessa avevo letto da bambina, ho creduto che fosse, tutto sommato, un terreno favorevole.
La magia, la realizzazione dell'incredibile, la sorpresa quasi mai disattesa e la presenza di creature solo immaginate prima eppure vive lì sulla carta, sono tutti fattori che sollecitano la partenza per una 'nuova avventura' dello spirito.
Credo che l'animazione cinematografica, specialmente quella più recente, abbia apportato numerosi contributi alla mia fantasia, di per sè già sfrenata, ma molte delle caratteristiche dei miei personaggi giungono dal nostro mondo, quasi sfaccetture fantastiche di una stessa visione che nella fiaba può e deve avere un lieto fine. Insomma, la fiaba, almeno la mia, è il luogo in cui c'è ancora speranza, e questo è il mesaggio che viene indirizzato ai piccoli lettori.
Proprio perchè non voglio che siano distanti dal territorio, cerco di contestualizzare geograficamente i vari racconti. Forse è soltanto un'esasperazione della necessità didattica della fiaba, un genere che si presta bene alla trasmissione di messaggi anche morali purchè semplici e attuabili, ma trovo che il collegamento fra realtà e fantasia sia un passaggio indispensabile per la costruzione degli ideali.
Che sia o no una visione utopistica, mi piace crederlo. Mi fa stare bene.

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