martedì 5 gennaio 2010

anticipo di primavera

Lentamente gli insetti mettono le loro testoline nere fuori dagli usci.
Fa ancora troppo freddo per pensare ad una nuova avventura, ma l'aria ha già cambiato l'odore.
Spruzzi di neve non ce ne sono più: lastre di ghiaccio scivoloso occhieggiano quà e là, soprattutto negli anfratti dove il sole pallido dell'inverno non arriva mai...
Lucilla spinge dentro i suoi piccini e raccomanda loro di mettersi al calduccio vicino al fuoco. "Fate attenzione, però. Vi potreste scottare. Chiedete al cugino Giò di mettere un altro po' di legna sul fuoco e di sistemare la griglia davanti al camino"
In fila indiana fanno dietrofront e illuminano il corridoio con la luce intermittente dei loro pancini rotondi.
Sofia, alla finestra, perlustra la radura in cerca di volti conosciuti.
Nessuno.
E' ancora presto perchè il Sottobosco si riempia dei rumori noti: brusii indistinti solo per le orecchie dei forestieri, foglie che sembrano volare involontariamente e invece vengono spostate per finire come tappeti all'interno delle tane che si riempiono in fretta di nuovi inquilini.Ancora qualche settimana e saranno tutti di nuovo qui.
Con un sorriso e un sospiro, Sofia e Lucilla, ai lati opposti della radura, chiudono le imposte e se ne tornano dentro.
Non ci vorrà ancora molto...

2 commenti:

  1. Che voglia di primevera!! E invece qua continua a nevicare...

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  2. anche qui, giulia cara, ma sai che l'immaginazione fervida di noi scrittori può cambiare tutto...

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